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Il Monte Rosa nelle stampe dell’Ottocento L’illustrazione
nei libri di montagna ha acquistato col passare del tempo, e con l’avvento di
nuove tecniche tipografiche sempre più importanza, tant’è che al giorno
d’oggi si possono trovare molti libri
di sole fotografie. Nate per dare una configurazione ai paesaggi
descritti nei diari di viaggi e nei saggi sulle neoscoperte zone alpine,
queste immagini, con il loro sempre maggior utilizzo, in molti casi hanno
assunto anche il compito di rappresentare graficamente l’itinerario di salita
verso la meta di un’escursione, quando ancora non erano chiari i termini
tipicamente alpini come “colle” e “monte”.
Dopo quelle di Leonardo da Vinci, le prime stampe del Monte Rosa sono
contenute nel “De l’utilité et de l’importance des voyages et des courses
dans son propre pays” edito nel 1790
e scritto da Esprit Benoit Nicolis de Robilant, primo ingegnere del Re di
Sardegna. Sei
anni più tardi comparve il quarto volume dei “ Voyage dans les Alpes “
dello scienziato ginevrino H. B. de Saussurre, con le splendide tavole fuori
testo, una delle quali compare in questa mostra. Bollettino del
Club Alpino Italiano anni 1878 e 1879 Guida
delle Alpi Occidentali. 1. Marittime e Cozie ; 2.1 Graie e Pennine. La
valle di Lanzo e del Canavese; 2.2 Le valli del Aosta di Biella della Sesia e
dell’Ossola / Luigi Vaccarone, Alessandro Martelli e Giovanni Bobba – Torino
: Club Alpino Italiano, 1889/96 Luigi
Vaccarone (1849-1902) fu iniziato alla montagna da Alessandro Martelli, col
quale il 24 dicembre 1874 compì la prima salita all’Uia di Mondrone, dando il
via all’alpinismo invernale. Importante esponente dell’alpinismo torinese
ed italiano, nel 1884 Vaccarone fu nominato “Vice incaricato”
per le pubblicazioni dal Consiglio Direttivo del CAI
e nel 1885 curò gli indici
del “Bollettino” che vanno dall’anno 1865 al 1884 e che furono pubblicati
nel vol. 51. Nel 1892 fu eletto Vice presidente della Sezione di
Torino, e nel 1898 il Club Alpin Français lo elesse membro onorario.
Itinéraire
descriptif et historique de la Suisse, du Mont Blanc, de la Vallée de Chamonix
et des vallées du Piemont / Joanne Adolph - Paris : Hachette, 1865
Der
Monte Rosa. Eine topographische und naturistorische Skizze, nebst einem Anhange
der von Herrn Zumstein gemachten reisen zur Ersteigung seiner Gipfel / Ludwig
Freiherrn von Welden - Wien : Carl Gerold, 1824 Ludwig
Freiherrn von Welden (1782-1853). Generale dell’imperatore d’Austria
e capo di stato Maggiore. Di stanza a Milano tra il 1820 ed il 1824 si dedicò
all’esplorazione del Monte Rosa, effettuando il 25 agosto 1822 la prima salita
a quella che Joseph Zumstein aveva chiamato“Punta D” e che oggi viene
chiamata Ludwigshőhe. Questo volume contiene la prima carta topografica
dedicata al Monte Rosa sulla quale sono riportati i nomi di ghiacciai e punte.
Ricordiamo che fino a quel momento le punte del massiccio, grazie ad un prezioso
lavoro di Joseph Zumstein, erano geograficamente indicate con le lettere
dell’alfabeto dalla A alla H, mentre i ghiacciai non avevano nome. La
Vallée d’Aoste / Aubert Édouard – Paris : Amyot, 1860
Aubert
Edouard (1820-1877). Cavaliere dell’Ordine di Saint-Grégorie e membro della
Société Academique du Duchè d’Aoste. Di origine parigina giunse in Valle
d’Aosta per la prima volta nel 1851 accompagnato dal cognato, famoso medico
valdostano. Rimase talmente affascinato dalla Valleé che tornò per molti anni
di seguito a visitarne le località più caratteristiche. Durante questi
soggiorni conobbe i canonici Gal e Carrel coi quali instaurò una solida
amicizia. Su loro suggerimento iniziò a lavorare su un testo da unire ai
disegni che aveva fatto durante le visite in valle. Il lavoro durò otto anni e
gli valse la nomina a cittadino onorario di Aosta, dove esiste una via a lui
dedicata. Questa stampa è tratta da quel libro, considerato ancor oggi tra le
più pregiate opere sulla Valle d’Aosta, divenuto molto ricercato per le 97
stupende illustrazioni di paesi e castelli ricavate dai suoi originali, e per le
33 incisioni in acciaio eseguite da E. Chavanne, pittore ed incisore francese
allievo dell’Ecole des Beaux Arts di Lion. L’autore volle dedicare il libro
a Sua Altezza Reale Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi con “Hommage du
profond rispect de son trés-humble & très obeissant serviteur”.
Jahrbuch
des Schweizer Alpenclub 1879/1880 Questa
è una pregevole stampa dell’ing. Xavier Imfeld, che fu il più importante
topografo svizzero dell’800. Fu un cartografo affermato e disegnò circa 30
panorami e numerosi rilievi alpini. Sposato a Marie, figlia di Alexander Seiler,
famoso albergatore di Zermatt, ebbe il merito di aver progettato e contribuito
alla costruzione della ferrovia del Gornergrat. A
lady’s tour round Monte Rosa with visit to the Italian valley of Anzasca,
Mastalone, Camasco, Sesia, Lys, Challant, Aosta and Cogne. In a series of
excursions in the year 1850-56-58 / Mrs Henry Warwich Cole – London : Brown
Longman, Green, Longmans and Roberts, 1859 Eliza
Robinson (1819-1877) è più nota come Lady Cole dal nome del marito Henry
Warwich Cole. Con Eliza, moglie del reverendo King, può essere considerata una
delle pioniere dell’escursionismo femminile. In compagnia del marito per ben
tre volte si recò nelle Alpi Occidentali visitando la Valsesia durante gli
ultimi due viaggi. Su suggerimento dell’amico William Longman, affermato
editore di Londra, mise in ordine i diari scritti durante i suoi viaggi
e ne ricavò un libro nel quale incluse anche preziosi consigli
rivolti alle donne appassionate di montagna. Per la realizzazione delle stampe
che accompagnano il testo, si affidò a George Bernard, noto pittore e
acquarellista, con il quale condivideva la passione per la montagna. Peacks,
passes and glaciers excursions by members of the Alpine Club. Second series /
Kennedy Edward Shirley – London : Longman, 1862 (2 vol.) Questi
due volumi furono preceduti da un’altra serie edita a cura di John Ball e
furono le prime pubblicazioni specialistiche sulla montagna, nonché le antenate
del prestigioso “Alpine Journal”. Gli appassionati di libri antichi di
montagna sovente si imbattono in questo celebre editore che aveva al suo attivo
molte pregevoli pubblicazioni dell’alpinismo inglese. In questa serie, tra i
vari articoli, troviamo la relazione della prima salita al Lyskamm Orientale per
Cresta Est effettuata il 19 agosto 1861 da W.E. Hall, J.F. Hardy, J.A. Hudson ed
altri compiuta in giornata partendo dal Riffelberg, e quella della prima salita
per Cresta Sud al Nordend compiuta il 26 agosto di quello stesso anno da F.T. e
E.N. Buxton e J.J. Cowell con M. Payot. A guide to Zermatt and the Matterhorn / Whymper Edward – London, Murray,1897Edward
Whymper (1840-1911) è certamente più conosciuto come primo salitore del
Cervino che per le sue indiscutibili doti artistiche. Suo padre aveva un
affermato studio di pittura dove Edward fin da piccolo mise a frutto il proprio
talento artistico. I suoi disegni furono notati da William Longman che nel 1860
lo assunse e lo inviò nelle Alpi e nel Delfinato per eseguire i disegni da
inserire nella seconda serie dei “Peacks, passes and glaciers”. Giunto a
Zermatt rimase affascinato dalla mole slanciata del Cervino, dando inizio ad una
delle più importanti pagine della storia dell’alpinismo. Horace-Bénédict
de Saussurre ( (1740-1799) Illustre scienziato ginevrino visitò la valle di
Chamonix per la prima volta nel 1760. Rimasto affascinato dal Monte Bianco
promise una forte ricompensa a chi fosse riuscito a salire in vetta. Venticinque
anni dopo iniziò la storia della conquista al gigante delle Alpi. Il Monte Rosa
viene descritto nel quarto volume. Iniziato il viaggio il 15 luglio 1789 da
Ginevra in compagnia del figlio Nicolas-Théodore (1767-1845), e risalito il
Vallese giunse in Italia attraversando il Sempione. Breve la sua visita nella
nostra valle: il 5 agosto da Bannio Anzino risalì la valle d’Olocchia fino a
Baranca pernottando a Carcoforo e già l’8 lasciava la Valsesia attraverso il
colle Valdobbia dopo aver visitato la fonderia di Scopello e le miniere di
Alagna. I “Voyages” con ricche
osservazioni scientifiche alternate
a cenni sulla storia e costumi locali, possono essere considerati
la prima opera che divulgò il mondo della montagna agli uomini di
scienza dell’epoca. Per le illustrazioni
de Saussurre si fece aiutare la figlio Nicolas-Théodore e da Marc-Théodore
Burrit (1739-1819) a sua volta autore di molti libri sulle Alpi, che
illustrò personalmente.
The
Italian Valley of the Pennine Alps : a trough all the romantic and
less-frequented vales of northen Piedmont from the Tarentaise to the Gries / by
Rev. S.W. King – London : John Murray, 1858 Il reverendo Samuel William King, (1821-1868) in compagnia dell’inseparabile moglie Eliza, intraprese nel 1855 un viaggio nelle Alpi Pennine visitandone i più famosi belvedere. Entrò in Valsesia passando per il Col d’Olen proveniente da Gressoney. Durante il soggiorno ad Alagna ebbe un lungo colloquio con il parroco Don Gnifetti e successivamente insieme si recarono all’Alpe Pile per ammirare la magnifica parete Sud-Est del Monte Rosa. E’ qui che il King disegnò una delle stampe che corredano il libro e che sono esposte nella mostra. Lasciò la Valsesia scendendo fino a Balmuccia e quindi dopo aver risalito la Val Sermanza e visitato Rima e Carcoforo entrò in Valle Anzasca attraverso il Col d’Egua. Per la zona attorno al Monte Rosa il King si avvalse di quanto scritto dal von Welden nel suo “Der Monte Rosa”
Bibliografia
consultata Innanzitutto
si ringraziano gli iscritti alla mailinglist Bibliocai, in particolare
Alessandra Ravelli della Biblioteca Nazionale di Torino, Alberto Facci della
biblioteca della Sezione di Schio e Angelo Magliani di Genova per l'aiuto
fornito per la ricerca di informazioni di difficile reperibilità Aliprandi
Laura e Giorgio, Gatten Antonio, Il Cervino e le sue stampe, Priuli
e Verlucca , Ivrea, 1978
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