Questo itinerario collega la testata del bacino di Otro, dove è situato il Bivacco Don Luigi Ravelli, con la conca dei Laghi Tailly; supera il Colletto Tailly, ripido su entrambi i versanti e attraversa su detriti i resti del ghiacciaio di Otro. Può essere percorso indifferentemente nei due sensi. Il bivacco è intitolato all'accademico del Cai, sacerdote e scrittore Don Luigi Ravelli. L'itinerario è parte dell'Alta Via Tullio Vidoni, riservata ad escursionisti esperti, che dà modo di contornare il Corno Bianco in tre tappe.
Al Bivacco Ravelli, 2503m, si arriva da Alagna con il sentiero 203, passando per Otro e Pianmisura (ore 3.30, circa 1300m di dislivello).
I Laghi Tailly si raggiungono da Alagna seguendo l'itinerario 203 fino al bivio presso la fontana, quindi il 203a che porta prima a Dsender e poi sale ai laghi (ore 2.45, circa 1200m di dislivello).
Dal Bivacco Ravelli, 2503m, si scende di pochi metri lasciando a destra il laghetto Terrafrancia, quindi ci si dirige a sud per aggirare la base della cresta est della Punta dell'Uomo Storto, 3014m, alla quota 2489m. Si entra così nel bacino del Ghiacciaio d'Otro, nella conca chiamata anche "Giardino del Corno Bianco". Si percorre a lungo la morena frontale del ghiacciaio ormai sepolto dai detriti. Seguendo i numerosi ometti in pietra si giunge ai piedi del ripido pendio risalendo il quale si guadagna la dorsale est-nord-est che dal Corno Bianco scende al Corno di Puio, 3031m, e al Cornello di Tailly, 2702m. Fra queste due elevazioni si apre un evidente intaglio, il Colletto Tailly, 2724m, (ore 1.30).
Al di là si scende il ripidissimo canale che porta alla conca dei Laghi Tailly (ore 0.30-2) collegandosi al sentiero 203a. Questo itinerario fa parte dell'Alta Via Tullio Vidoni (AVTV). Nel senso di marcia descritto occorre superare un dislivello di 221m in salita e 342m in discesa, a cui vanno aggiunti però numerosi saliscendi nell'attraversamento del ghiacciaio d'Otro.
In senso inverso dal Lago Superiore occorre puntare all'evidente intaglio erboso che, osservato dal basso, sembra più ostico di quanto non sia.
Interessante percorso di alta montagna che attraversa il ghiacciaio di Otro, sia pure sui detriti che lo ricoprono e quindi percorre i due ripidissimi canali del Colletto Tailly.
La segnaletica presente sui sentieri mantiene i vecchi numeri (es. 5a) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto regionale che prevede la numerazione con tre cifre (es. 205a, ecc).
E' un itinerario riservato ad escursionisti esperti che richiede passo sicuro e assenza di vertigini. Il tratto sul ghiacciaio, ma non solo quello, è privo di sentiero e la segnaletica è posta su terreno mobile, quindi precaria. Necessita di molta cautela in caso di nebbia. Il Colletto Tailly è molto ripido su entrambi i versanti e deve essere affrontato con la massima attenzione.
Guida “ALTA VALSESIA” CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Nord-Ovest 4.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Sud-Ovest 1.
IGM foglio 29 I NE Alagna Valsesia.
IGC carta 5 Cervino e Monte Rosa - Carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d'Italia - Monte Rosa - Gino Buscaini.
Valsesia e Monte Rosa Guida alpinistica artistica storica.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.