Questo itinerario si sviluppa per circa metà del suo percorso sulla vecchia mulattiera realizzata tra il 1883 e il 1887 con il contributo finanziario, tra gli altri, del Cai Varallo, e conduce al Lago e al Colle di Baranca. Da questo colle a quello d'Egua si cammina su sentiero, lungo un itinerario di grande importanza storica, spesso utilizzato nei "grands tours" dell'Ottocento.
Il percorso coincide con la GTA, la Grande Strada Walser, la Via Alpina, il Sentiero Italia Cai e con uno dei Sentieri della Libertà.
Da Fobello, 873m, si prosegue sulla strada carrozzabile di fondovalle passando per le frazioni di Boco, La Piana, Santa Maria, 1106m, e l'Alpe La Gazza, 1175m. Fin qui è possibile arrivare in auto.
Si lascia a sinistra la diramazione 515 per il Vallone del Laghetto seguendo invece il corso del torrente Mastallone. In salita si incontrano le alpi Catolino, 1252m, e Lungostretto, 1291m, di fronte alla doppia cascata dei Pissoni. Poco più in alto si attraversa il Mastallone su un ponte. La mulattiera si innalza con un paio di tornanti tenendosi sul lato idrografico destro, passa accanto a una maestosa ceppaia di faggi e raggiunge l'Alpe Baranca, 1600m (ore 0.40), costituita da alcune baite ristrutturate, con il Rifugio Punto tappa GTA. Si nota a lato della mulattiera un grosso cippo in pietra su cui sono scolpite le distanze da Varallo e da Fobello (24 e 6 km).
Si incontra quindi una cappelletta ricavata all'interno di un grosso macigno, eretta dal Gruppo Alpini di Fobello, sul luogo di una preesistente costruzione distrutta da una valanga. L'itinerario, con alcuni tornanti, si porta in alto nei pressi della cascata formata dalla acque che defluiscono dal Lago di Baranca, 1770m, sorgente del torrente Mastallone. Lo si guada nel punto di inizio dell'emissario e si raggiunge in breve il Colle di Baranca, 1818m, comunicante con la Valle Olocchia, quindi l'Alpe Selle, 1824m (ore 1.20-2), con numerose baite, alcune in stato di abbandono (come l'ex Albergo degli Alpini), altre riattate. Poco distanti, oltre un piccolo avvallamento, si notano i ruderi di quella che fu la superba Villa Aprilia, più conosciuta come Villa Lancia, distrutta durante l'ultimo conflitto mondiale.
Dal colle si può scendere verso Bannio e Anzino con l'itinerario B15.
Nei pressi del grande abbeveratoio del bestiame si riprende a salire, in ambiente aperto, attraversando pascoli ricchi di flora alpina. Costeggiando la base della Cima dei Turni, 2110m, il sentiero effettua un vasto semicerchio con direzione sud-est e porta al Colle d'Egua, 2239m (ore 1.15-3.15), dal quale si gode una delle più belle visioni del massiccio del Monte Rosa.
Il colle è situato tra il Cimonetto, 2491m, a destra, e il Cimone, 2453m, a sinistra, sulla cui cresta è ubicato il Bivacco Volpone-Sesone. Entrambe le cime sono raggiungibili lungo le dorsali con percorso non segnalato.
Dal colle, seguendo il sentiero 122, si può scendere a Carcoforo, 1304m, in Val d'Egua; girando invece a sinistra, con il sentiero 122b si raggiunge la Bocchetta di Striengo.
L'itinerario si svolge in un ambiente molto bello e interessante; nonostante la lunghezza non è particolarmente faticoso. E' adatto ad ogni tipo di escursionismo.
Guida "VALSESIA orientale" CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - quadrante Nord-Est 3
IGM Foglio 30 IV S.E. Fobello - Foglio 30 IV N.E. Bannio.
IGC Carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d'italia CAI-TCI - Alpi Biellesi e Valsesiane.
B15 - per la Valle Olocchia (Bannio-Anzino)
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.