Questo itinerario permette di ammirare dall'alto lo slanciato monolito della Torre delle Giavine, 1054m, e di percorrere un sentiero in alcuni punti esposto e molto ripido che impone molta cautela.
Subito prima della frazione Ronchi, 814m, accessibile su carrozzabile da Boccioleto, si lascia l' itinerario 387, si gira a sinistra in direzione di alcuni casolari, li si raggiunge e si piega nuovamente a destra attraversando un ampio prato al margine del quale si sale lungo la linea di massima pendenza. Si entra nel bosco passando accanto all'Alpe Cascina d'Orelle, 928m, e si raggiunge una dorsale ove si trova una cappelletta dalla quale si ammira la Torre delle Giavine. In breve si giunge poco sopra a Pian Sulei, 1147m (ore 0.45), pianoro dominante il suddetto monolito, un tempo luogo di una festa in onore dei primi salitori della Torre. Portandosi contro la parete rocciosa a monte, attraversando cengette esposte, il sentiero prosegue all'interno di un fitto boschetto e poi entro un canalone, risalendolo. Nei pressi di una parete rocciosa si sposta a sinistra e la attraversa arditamente con il sussidio di alcune attrezzature. Sulla roccia sono incise due date: 1646 e 1889.
Procedendo con cautela si giunge nella parte opposta e sempre per passi delicati, su cenge naturali, si perviene all'Alpe Gesiole, 1306m (ore 0.45-1.30), situata sopra un pianoro contornato da rocce strapiombanti sulla Val Sermenza e delimitata a valle da un muricciolo. L'alpe è abbandonata da tempo e in rovina; sulla porta della baita principale è incisa la data 1640.
Aggirate le baite in alto e deviando a destra si entra nuovamente nel bosco. Raggiunto un ripido canalino lo si risale per 100 metri circa, deviando poi nuovamente a destra, e per ripiani alberati e cengette erbose si perviene sul lato meridionale dell'Alpe Piano di Campo Alto, 1498m (ore 1-2.30).
Si attraversa il vasto pascolo pianeggiante e si raggiunge l'unica grande casera posta al suo centro in progressivo degrado; il prato si sta rovinando ed il piccolo botro sta diventando una torbiera. Finché il bosco non avrà vinto il pascolo, rimarrà l'ampio panorama, la splendida vista sul Monte Rosa con le pareti valsesiana e ossolana, poi tutta una serie di quinte di montagne.
A quest'alpe perviene da Fervento anche l'itinerario 383, che sale a Cima Massero, 1696m.
Il sentiero fino a Pian Sulei è semplice, successivamente percorre tratti ripidi ed esposti, pertanto è adatto ad escursionisti con discreta esperienza di montagne, passo sicuro e assenza di vertigini.
Guida "VALSESIA orientale" CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Nord-Est 3.
IGM foglio 30 III NE Scopa - Foglio 30 IV SE Fobello.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.