È il lungo itinerario che risale tutta la Val Cavaione fino alla vetta della Massa della Sajunca, anticima della Massa del Castello.
Dalla piazza di Rossa, 813m, si attraversa tutto l'abitato in direzione ovest e si continua sulla buona mulattiera pianeggiante. Raggiunta la località Fò Grande, si incontra dapprima a sinistra il sentiero 394 proveniente da Boccioleto e si arriva quindi all'oratorio della Madonna delle Giavinelle, 878m, isolata chiesetta con preziosi affreschi del Rocca (secolo XVIII) (ore 0.20). La mulattiera si inoltra all'interno della Val Cavaione, attraversando numerose alpi, un tempo piene di vita durante l'estate, ora pressoché abbandonate, in questa sequenza: Riale del Cavallo, 950m (ore 0.20-0.40), Pianello, 1030m (ore 0.20-1), Boccaricciolo, 1072m (ore 0.10-1.10). Superata quest'ultima, la mulattiera entra nel bosco con pendii scoscesi e precipiti sul sottostante torrente Cavaione. Tre croci infisse nella roccia ricordano la "Storia di Erba Rosa", vicenda che coinvolse una giovane di Rossa e due suoi pretendenti che durante una lite caddero nel sottostante burrone.
Superato anche un orrido angusto, da dove precipita una cascatella (la Pissa del Cainin) e sottopassando la chiesetta della Madonna del Sasso situata sopra un dirupo, si giunge all'Alpe Sull'Oro, 1263m (ore 0.40-1.50), dove terminano gli itinerari 399 da Rainero e 387 da Boccioleto e dal Seccio. In quest'alpe è stata recuperata e restaurata dalla Commissione "Montagna antica, montagna da salvare" una antica cappelletta con affreschi del 1538. Da qui la mulattiera si tramuta in sentiero, prosegue nel pascolo e scende a guadare il torrente Cavaione, indi con una faticosa salita si porta all'Alpe Varmàa, 1361m (ore 0.20-2.10), dove arriva da Boccioleto e dall'Alpe Seccio il sentiero 390. Si continua sul lato destro della valle su pascolo degradato e si accosta l'Alpe Casarolo. Riattraversato il torrente ci si porta all'Alpe Cavaione, 1631m (ore 0.40-2.50), dove una baita è stata adibita a Punto d'appoggio dal Comune di Rossa, in uso alla Sezione CAI di Varallo, con locali sempre aperti e incustoditi, a disposizione degli escursionisti. Qui inizia l'itinerario 397 per la Bassa del Cavaione e per il Pizzo Tracciora. Il sentiero invece si sviluppa a mezza costa sul lato idrografico sinistro in mezzo a pascoli estesi, si porta all'Alpe Cuvàa, 1870m (ore 0.30-3.20) e continua poi per esile traccia in direzione della Bassa della Cuvàa o Bonda Castello, oppure Bocchetta del Cavaione, 2054m (ore 0.20-3.40), depressione a occidente di Punta Castello, raggiungibile con una breve deviazione. L'ultima parte del percorso si svolge sull'erbosa cresta orientale della Massa della Sajunca, 2314m (ore 0.45-4.30).
Dalla cima si gode un estesissimo panorama. Il termine dialettale "sajunca" della "valeriana celtica" presente sulla Massa, ha dato il nome a questa montagna, che è la più a sud di una serie di tre cime che culminano nella Massa del Castello, 2435m, raggiungibile per cresta, a tratti rocciosa.
Il percorso è attualmente segnalato fino all'Alpe Cavaione. Nella parte alta rimangono scarsi segnali sbiaditi.
Il percorso fino alle Alpi Varmàa e Cavaione è semplice e adatto ad ogni escursionista. Nella parte alta successiva, per l'incertezza delle tracce di sentiero e per la scarsa segnaletica, è consigliabile ad escursionisti esperti.
Guida “VALSESIA orientale” Cai Varallo-Geo4Map
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map - quadrante Nord-Est 3.
IGM foglio 30 IV SE Fobello - Foglio 30 III NE Scopa.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.
Opuscoletto relativo alla descrizione del tratto del Sentiero dell' Arte
Traccia fino all' Alpe Cavaione
Traccia fino all' Alpe Cavaione
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.