CAI Sezione di VARALLO - Area SENTIERI
L'itinerario descritto può essere alternativo al 561. Anche se notevolmente più lungo e impegnativo, è interessante per l'attraversamento del "Bosco dell'Impero" all'ombra delle conifere.
Dal centro di Sabbia, 728m, si sale verso la parte superiore del paese e in corrispondenza di una cappelletta, lasciando l'itinerario 561, si svolta a sinistra e si arriva su una strada sterrata. La medesima è raggiungibile dal parcheggio situato a monte di Sabbia dopo aver percorso un centinaio di metri sull'itinerario 561 e svoltando quindi a sinistra. Giunti al termine della sterrata, presso il Rio Saccora, lo si attraversa su un ponticello in legno. Ci si porta sulla sponda idrografica destra, ci si innalza per breve tratto e al bivio si lascia a sinistra il sentiero 572 (ore 0.15), in direzione del vicino Santuario della Madonna dei Tizzone, 832m. Si riattraversa il corso d'acqua e ci si inoltra con numerosi ed agevoli tornanti nel Bosco dell'Impero, un esteso bosco artificiale di conifere impiantato negli anni '30 del secolo scorso. A quota 1080m circa, si incontra sulla destra l’itinerario 564a e poco dopo, a sinistra, una piccola sorgente denominata localmente Fontana dal Bocia. Raggiunta la dorsale, il sentiero prosegue tenendosi sul versante della val Saccora. Continuando nel bosco di conifere si giunge infine alla Sella dell'Oca, 1374m (ore 1.35-1.50), valico aperto tra la Cima di Loccia, 1591m, e la Cima della Gavosa, 1384m.
Si abbandona il Bosco dell'Impero entrando in val Sabbiola e abbassandosi di quota per circa una cinquantina di metri. Il bosco su questo versante è naturale: alle conifere subentrano essenze a foglia caduca tra le quali predomina il faggio. Il sentiero è ora meno agevole e attraversa quasi in piano il fianco della montagna, superando in successione una serie di canaloni. Il percorso è facilitato da un paio di ponticelli in ferro, raggiunge un primo canalone che scende da Cima Locce e prosegue superando in successione due canaloni incisi sui fianchi della montagna. Un altro breve tratto in discesa ci porta ad un ennesimo canalone situato sui fianchi di Punta Razzarola. Da qui il sentiero si rimette in salita raggiungendo in breve i pascoli sottostanti dell'Alpe Striengo, 1413m, ormai in degrado, che si sorpassa a monte. Attraversato un avvallamento, ci si porta all'Alpe Cevia, 1507m, anch'essa abbandonata, così come Cà Bellio, altro alpeggio che si vede più in basso. Un ultimo tratto in traverso sottopassa l'Alpe Colmetto e conduce alla sella del Colmetto di Cevia, 1515m (ore 1.40-3.30), dove si ritrova l'itinerario 561.
Qui arriva anche l'itinerario 580 che risale la Valbella, mentre il 561 raggiunge subito dopo l'Alpe Campo (vasto alpeggio in bella posizione panoramica, con numerose baite, monticato in estate) e proseguendo, porta al Monte Capio, 2172m.
Il percorso è semplice fino alla Sella dell'Oca, successivamente corre alto e scosceso sul fianco sulla valle, infine diviene una traccia in parte invasa dalla vegetazione, non sempre facile da individuare. Oltre la Sella dell'Oca, verso la Val Sabbiola, è da evitarsi in caso di pioggia o neve.
"Guida VALSESIA orientale" CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map - Quadrante Nord-Est 3.
IGM foglio 30 I SO Sabbia.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Kompass Carta Varallo, Verbania, Lago d’Orta.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.
