È un facile e breve itinerario che con modesti dislivelli collega Borgosesia ed alcune sue frazioni a Quarona.
Dal ponte della ferrovia, nei pressi del cimitero di Borgosesia, 354m, ci si avvia sulla strada asfaltata che sale, prima lievemente, poi più ripidamente, a Fontana Caggi. In leggera discesa, poi in piano, sempre seguendo la stessa, si passa a Caggi. Si prende la mulattiera che sulla sinistra fiancheggia alcune case, si inoltra in un avvallamento e raggiunge una villetta recintata: “L'esilio”. Per sentiero, sulla sinistra, nel bosco, si sale a Pianezza, 462m (ore 0.20). Su di una stradicciola in piano, tra le recinzioni, si raggiunge la strada carrozzabile presso una fontanella (casa con affresco e meridiana). Si svolta a destra verso la piazzetta con una cappella, una fontana e l'oratorio di San Graziano. Si prosegue sulla destra per un tratto di strada incassata, dapprima tra due folte siepi, poi in una specie di trincea nel bosco su fondo disagevole. Raggiunto in salita il dosso, si continua in piano per sterrata e si scende poi verso Caneto, 395m (ore 0.20-0.40), sbucando su una stradina asfaltata che in breve arriva alla chiesa di San Bernardino. Si prende la carrozzabile di fronte, verso Bastia, e subito dopo si svolta a sinistra per una sterrata che corre in piano tra le torbiere e la montagna. Superata una sbarra ed una prima vecchia cava, si arriva in una zona di risorgive (sulla destra vecchi serbatoi) e quindi si raggiunge il fondo del vallone, nei pressi di una sorgente tra i massi (ore 0.20-1). Si lascia sulla sinistra il raccordo 740/a e si sale sulla destra orografica a superare un primo ripiano, quindi con un altro strappo si perviene al bivio segnalato per la palestra di roccia (che si intravede in alto a destra) e subito dopo alla cava di Reui. La si attraversa al meglio puntando verso lo scavo per uscire, di fronte, in una spianata boscosa. Il sentiero serpeggia, oltrepassa dei muretti in rovina e sale al bivio con il raccordo 740b. Proseguendo invece diritto si entra nella zona denominata "Prà Carlo", un tempo fertile e produttiva. Si attraversa un piccolo rio che scende da Valmaggiore, si raggiungono degli affioramenti rocciosi ed in breve la vecchia cava di granito, "La Priera", abbandonata nel dopoguerra. Si può notare ancora parecchio materiale tagliato manualmente dai vecchi scalpellini. Il sentiero si immette successivamente nell'itinerario 738 a pochi passi dell'abitato di Quarona, 406m, dove termina in rione Duomo, presso la chiesa di San Rocco (ore 1-2).
Nel tratto tra Caggi e Pianezza sono presenti alberi caduti che ostacolano il passaggio.
Trattandosi di una traversata, il percorso può essere effettuato indifferentemente nei due sensi, senza particolari diversità. I dislivelli nel senso descritto sono di 213 metri in salita e 161 metri in discesa.
Il percorso non presenta normalmente difficoltà ad eccezione del tratto della cava di Reui, soggetto a variazioni dovute ai lavori che possono procurare incertezze nell'attraversamento della stessa.
Guida “VALSESIA ORIENTALE” CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map - Quadrante Sud-Est 2.
IGM foglio 30 II SO Borgosesia - Foglio 30 II NO Varallo.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Kompass carta Varallo, Verbania, Lago d'Orta.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.