Questo itinerario si sviluppa lungo tutto il solco del torrente Sassolenda, valle molto scoscesa che si apre sul versante sinistro orografico della Val Gronda di cui è tributaria, ne tocca gli alpeggi, contorna il Lago della Scarpia e infine si inerpica al colle. Offre paesaggi contrastanti, dagli ameni alpeggi agli stupendi laghi, dagli scuri fianchi boscosi alle rocce delle cime circostanti.
Da Rassa, 917m, si segue l'itinerario 261 fino alla Cappella dei Riveit, 1120m (ore 0.45), costruita nel 1853 in sostituzione del grande oratorio secentesco dedicato alla Madonna della Neve distrutto dall'alluvione del 1755. La cappella costituisce una tappa del Sentiero dell'Arte Rassa-Mezzanaccio.
Lasciato il percorso di fondovalle, dalla cappella si prende a destra la bella mulattiera contrassegnata con il 262 che con ampi e comodi tornanti porta alla frazione Piana, 1203m (ore 0.15-1), ridente agglomerato di caratteristiche costruzioni, ritenuto il più bello del Comune di Rassa.
Ci si inoltra tra le case, si supera la piazzetta, si volge a sinistra tra i prati a monte dell'abitato e su un buon sentiero, in leggera salita, si entra nel bosco sul fianco della valle. Attraverso i ripidi versanti, si guada il rio Guarnaschi e poco dopo per due volte il torrente Sassolenda. Si prosegue sul versante destro per breve tratto lasciando a sinistra l'Alpe Torba, 1428m, e si guada di nuovo il torrente. Si prosegue con lunghi tornanti tra arbusti e betulle per giungere al Croso del Vallé, che precede l'Alpe Sassolenda, 1642m (ore 1-2).
Oltrepassato l'alpeggio, con breve salita si giunge al guado superiore del torrente Sassolenda, per poi inerpicarsi sul ripido prato molto degradato e superare uno stretto passaggio fra le rocce. Un lungo dosso ricoperto di rododendri e di mirtilli porta all'Alpe Scarpia, 1999m (ore 1-3), preceduta da una fresca sorgente che il sentiero lascia sulla destra, per poi proseguire con brevi tornanti su di un cono di detrito.
Con una traversata si giunge ai ripiani erbosi che precedono l'Alpe Laghetto, 2219m, (ore 0.30-3.30), l'alpeggio più elevato dell'intero comune di Rassa, contraddistinto da due caratteristici ometti di pietra.
Poco oltre, in una depressione, occhieggia il Lago piccolo di Scarpia, 2210m. Attraversando il detrito di falda, l'itinerario perviene al Lago grande di Scarpia, 2277m (ore 0.15-3.45).
Si lascia a sinistra l'itinerario 261b che attraverso il valico del Canal Rossone collega con gli alpeggi dell'Alta Val Gronda. Ci si inerpica invece sulla pietraia che fiancheggia il lago per poi imboccare il canale erboso che porta al Colle del Campo, 2403m (ore 0.30-4.15). Ai lati del valico si innalzano il Becco di Cossarello (o Palún), 2659m, e la Corna Rossa, 2553m.
Sul versante opposto si scende in Valle Artogna, all'Alpe Campo con il sentiero 274.
Vasto il panorama che si ammira da questo valico: la cerchia alpina che dal Corno Bianco, 3320m, va dal massiccio del Monte Rosa e gran parte della Valle Artogna. Si scorgono i paesi di Piode e di Pila.
La segnaletica presente sui sentieri mantiene in parte i vecchi numeri (es. 62) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto regionale che prevede la numerazione con tre cifre (es. 262, ecc).
Il percorso non presenta difficoltà particolari, tuttavia si tratta di un tracciato lungo, a tratti dissestato, e nella parte superiore si svolge su terreno di alta montagna.
Guida "ALTA VALSESIA" CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Sud-Ovest 1.
IGM foglio 30 III NO Campertgno.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.
I sentieri nei collegamenti segnalati con uno o più # o * non sono ancora disponibili.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.