Mentre la salita offre ottimi scorci panoramici, la mulattiera per Valpiana desta notevole interesse per la sua ardita costruzione.
Nella parte inferiore, fino al passo della Cricca, l'itinerario si svolge in un ambiente selvaggio di grande suggestione. L'ampia conca dell'Alpe Valpiana è una piacevole sorpresa, quasi una valle perduta nascosta nel cuore dell'alpe.
L'itinerario inizia dalla strada provinciale 299, sul retro dell'oratorio della frazione Buzzo, 1016m, a monte dell' abitato di Mollia.
Si imbocca il greto di un torrente normalmente asciutto e subito lo si lascia per proseguire in un bosco di betulle e noccioli. Si alternano tratti di sentiero ad altri di mulattiera ottimamente costruita, indispensabili per superare i tratti rocciosi. Si entra nel vallone del Rio di Curgo e lo si risale su un tracciato che collega diverse cenge che rompono la verticalità del percorso, attraversando diverse volte il torrente (sorgente). Dopo il vallone, il sentiero supera un bosco di faggi, raggiunge poi una rada abetaia e tocca il piccolo terreno prativo dell'Alpe Giacetto, 1538m. Nei pressi un grande abete rosso (peccia) caratterizza questo tratto di percorso. Il sentiero, con ampie curve, raggiunge un dosso panoramico ed aggira uno spuntone roccioso con un mirabile tratto di sentiero, il Passo della Cricca, 1892m (ore 2.30).
Si entra quindi nel Vallone di Valpiana con un lungo traverso su di una cengia dal percorso altalenante. Si passa presso i ruderi dell'Alpe Casera Vecchia, 1926m, e tagliando il pascolo si giunge all'Alpe Valpiana, 1966m (ore 0.30-3). Un baitello esistente nell'alpeggio può ricoverare, in caso di necessità, quattro persone.
All'alpe si stacca a sinistra l'itinerario 280a che porta al Colle del Vallé. Il sentiero prosegue nell'ampia conca perdendo leggermente quota, valica il torrente che scende dalla Cima dei Caretti e senza attraversare il successivo corso d'acqua si lascia a destra l'evidente sentiero 281 per la Bocchetta della Tirette.
Si affrontano i primi risalti su buone tracce di sentiero che poi scompaiono del tutto e si sale a vista in direzione dell'intaglio del Buco del Tuono, fin sotto una piccola bastionata rocciosa nera. Ci si volge allora a destra superando uno spuntone, quindi su pendio sempre più ripido si guadagna il sentiero poco sotto la cresta, seguendo il quale, verso destra, si arriva al Colle dei Caretti, 2337m (ore 1.30-4.30), posto tra la Cima dei Caretti, 2368m, a ovest, e la Cima del Laghetto (o Tirette), 2385m.
Dal colle l'itinerario 323 che scende nella Valle di Nonai è ormai scomparso e si sconsiglia pertanto di affrontarne la discesa. Il valico è inserito su di una cresta quasi uniforme con rilievi poco evidenti e una serie di altre insellature che non consentono di scendere sul versante opposto.
Quella presente sui sentieri mantiene in parte i vecchi numeri (es. 80) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto Regionale che prevede la numerazione con tre cifre (es. 280, ecc).
Il sentiero riaulta scarsamente segnalato,
Il percorso fino a Valpiana, al di là dell'arditezza del tracciato, non presenta difficoltà se non in caso di nebbia, neve o pioggia abbondante.
Guida “ALTA VALSESIA” CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Nord-Ovest 4.
IGM foglio 30 IV SO Rima S.Giuseppe - foglio 30 III NO Campertogno.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Monte Rosa (G.Buscaini).
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.