Era il percorso principale per salire da Pila a Mera e segue in parte la bella e comoda mulattiera che si sviluppa ad est del torrente Boscaiolo, ora intersecata dalla pista di sci. Molteplici sono gli scorci paesaggistici che presenta, in particolare dalla conca di Mera e dalla Cima d'Ometto.
L'itinerario inizia a Pila, 686m, vicino all'antico ponte sul Sesia, sulla strada della sponda destra o delle seggiovie. Nei pressi ha inizio l'itinerario alternativo 237. Una buona mulattiera attraversa dapprima prati e boschi, contorna l'Alpe della Rivaccia e poco prima di passare un ruscelletto, in vista del serbatoio dell'acqua potabile, lascia a sinistra una diramazione non segnalata. Salendo in mezzo ai faggi, si superano i casolari cadenti dell'Alpe Pianello, 900m, dove fa spicco una cappella, e si perviene alle baite dell'Alpe Dughere, 938m, su una delle quali vi è un discreto affresco. Lasciato questo alpeggio abbandonato, la mulattiera si affianca alla pista di sci seguendola a tratti, poi continua nel bosco. A quota 1160m lascia a sinistra il bivio 236a per Scopello e sottopassa la stazione a valle della sciovia del Pian Rastò, 1230m, per continuare al margine del pascolo dell'alpe. Quasi subito si guada il rio Pianaccia, si risale il versante opposto per passare a valle dell'alpe omonima. Si attraversa poi in diagonale il prato dell'Alpe Ruscàa, 1370m, e la successiva faggeta per raggiungere l'Alpe Ciotto di Sopra, 1385m. Il sentiero prosegue in salita in direzione sud, supera un piccolo avvallamento, piega ad est, entra nei pascoli dell'Alpe di Mera e punta in direzione della chiesetta della Madonna della Neve, 1503m, (ore 2.30), dove incontra l'itinerario 233a. Poco più in alto, all'arrivo della strada da Scopello e presso la stazione di arrivo delle funivie si collegano gli itinerari 233b e 235.
Dall'oratorio si piega a destra, si passa poco sotto una parte dei condomini di Mera e si giunge al pianoro dell'Alpe Campo dove si sfiora il piccolo laghetto e dove si incontra l'itinerario 237. Da qui si continua in moderata salita attraverso l'ampia conca, passando sotto alcuni impianti di sciovie, si accosta la sorgente di Pian d'Asnin, 1600m, fiancheggiato da cespugli di rododendri, e si raggiunge la Colma dei Lavaggi, 1720m (ore 0.30-3), dove si incontra il sentiero F24 biellese. Il percorso ora segue il filo della cresta che si verticalizza e con opportune svolte raggiunge la Cima d'Ometto, 1911m (ore 0.30-3.30). Una piramide quadrangolare fatta con pietre, su cui svetta una croce di ferro, dà il nome alla cima. A qualche metro dalla sua base vi è una specie di dolmen.
Da questa cima si dipartono tre dorsali, la nord che divide la conca di Mera da quella di Meggiana, la est e la ovest che fanno da spartiacque fra le valli del Sesia e della Dolca. Seguendo la cresta verso ovest (itinerario 240) si può facilmente arrivare al Colle della Crocetta, 1779m, superando la modesta cima del Palone della Crocetta.
La segnaletica presente sui sentieri mantiene in parte i vecchi numeri (es. 36) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto regionale che prevede la numerazione con tre cifre (es. 236, ecc).
Il percorso non presenta difficoltà, ma nei tratti di attraversamento delle piste può essere poco individuabile.
Guida “ALTA VALSESIA” Cai Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Sud-Ovest 1.
Alpi Biellesi e Valsesiane CAI Touring.
IGM Foglio 30 III NE Scopa - Foglio 30 III SE Coggiola - Foglio 30 III SW Piedicavallo.
IGC Carta n. 9 Ivrea-Biella e dintorni.
Alpi Biellesi e Valsesiane CAI-TCI
Sentiero F24 del biellese
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.