Sentieri e itinerari Valsesia - CAI


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 252 (52) 
Cima di Bo o Bo Biellese


Rassa - Lago Talamone - Cima di Bo



Comune: Rassa



Codice catasto: 252


Partenza: Rassa, a metri 917
Arrivo: Cima di Bo a metri 2556



Stato del sentiero: Percorribile regolarmente
Tempo di percorrenza: 5 ore
Dislivello: 1639 metri


Sentiero Cima di Bo o Bo  Biellese


È un itinerario complesso che permette di conoscere alcuni degli alpeggi di Rassa sul versante destro del torrente Sorba, fino al Lago Talamone, e di proseguire poi lungo la cresta di confine tra la Valsesia e il Biellese per raggiungere la Cima di Bo ( denominata in Valsesia "Bo Biellese"). Dalla vetta (vertice di secondo ordine della triangolazione italiana) si ammira la catena delle Alpi dal Monviso all'Adamello, la pianura piemontese e lombarda e nelle migliori giornate le città di Milano e di Torino. Pochi metri sotto la vetta è stato costruito il Bivacco Padre M. Antoniotti, in sostituzione della preesistente capanna la cui inaugurazione risaliva al 1881.

Dalla strada carrozzabile sulla sponda destra del torrente Sorba, in corrispondenza del primo ponte in pietra verso l'abitato di Rassa, 917m, si imbocca la mulattiera che con pochi brevi tornanti porta ai pianeggianti prati dell' Alpe Sulle Piane, 1000m circa (ore 0.20). Subito dopo aver oltrepassato il bivio con il sentiero 252a si attraversa il Croso dell'Orso e si perviene alla Cascina delle Sponde, 1093m. La bella mulattiera si snoda in una lunga serie di tornanti ampi e comodi e arriva all'Alpe Scandalorso, 1448m (ore 1-1.20) che si apre con ampi pascoli tra il fitto bosco di conifere. A sinistra rientra l'itinerario 252a proveniente da Selvaccia. Si prosegue con una lunga traversata in moderata salita che porta all'Alpe Sorbella, 1636m (ore 0.40-2), composta da numerose casere tutte in ottimo stato, costruite sugli ampi prati ed allietate da una caratteristica chiesetta dedicata a S. Gioacchino. Da qui scende l'itinerario 251b per il Ponte di Prabella e si diparte anche il 252b per la Bocchetta dei Fornei, mentre non sono stati più segnalati il 252c per Colma Colora ed il 252e per il Pizzo, quest'ultimo sostituito dalla nuova pista ciclabile. Si abbandona il vecchio sentiero che tenendosi più a valle portava all'Alpe Talamone e si prosegue superando lo sterrato, risalendo il pascolo per giungere in alto sopra le baite e imboccare un buon sentiero che porta oltre una depressione, la Bosa, residuo di un lago. Si taglia il versante con un largo giro su buone tracce nel bosco di conifere che man mano si dirada. A quota 1900m circa si lascia a sinistra la traccia per il Lago Corteis (252d), non più segnalata, si supera una larga pietraia fra rododendri e si punta ad una caratteristica selletta chiamata Forcella del Larice, 2000m, che si raggiunge destreggiandosi tra grossi massi. Ci si abbassa di poco in diagonale su un'altra larga conca con grosse pietre, quindi si supera una gobba con mecchie di rododendro e in leggera discesa ci si porta al Lago del Talamone, 2025m (ore 1.15-3.15). Oltre il lago, si prosegue superando alcuni dossi con bassa vegetazione per inerpicarsi quindi in diagonale sul detrito di falda e raggiungere la dorsale sopra la Bocchetta delle Vallette, in corrispondenza della Punta Raja delle Marmotte, 2223m (ore 0.30-3.45). Qui si può arrivare anche dal versante biellese dell'alta Valle Dolca. Si risale la larga dorsale della Schiena Piatta su tracce, fin sotto la Punta del Talamone, 2488m (ore 0.45-4.30). Questa cima, a torto poco considerata per la vicinanza con il più alto e importante Bo, si può raggiungere in pochi minuti. Si prosegue sotto la cresta seghettata, aggirando le difficoltà sul versante di Piedicavallo, fino a raggiungere una rocciosa selletta a quota 2454m, dove si incrocia la segnaletica della via normale biellese E74, con la quale si guadagna la Cima di Bo, 2556m (ore 0.30-5).


Note:

Il percorso è stato modificato rispetto alla precedente segnaletica in quanto il sentiero originale verso l'Alpe Talamone è stato abbandonato per l'invadente vegetazione.
La segnaletica presente sui sentieri mantiene in parte i vecchi numeri (es. 52) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto regionale che prevede la numerazione con tre cifre (es. 252, ecc).


Consigli tecnici:


Percorso lungo e impegnativo, in buona parte su pietraie e senza un vero sentiero. Riservato a buoni camminatori dal passo sicuro.


Pubblicazioni:


Guida “ALTA VALSESIA” CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Sud-Ovest 1.
IGM foglio 30 III SO Piedicavallo - Foglio III NO Campertogno.
IGC carta 9 Ivrea-Biella e dintorni.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.


Traccia GPS: sentiero_252-52_catasto_252.zip
clicca per scaricare il file, formato standard GPX per navigatori GPS


Traccia KMZ: sentiero_252-52_catasto_252.kmz
clicca per scaricare il file, formato KMZ




Percorribile regolarmente
Tipologia: Escursionistico
Categoria: pascoli, pietraie
Difficoltà: EE - Escursionisti Esperti
Periodo consigliato: estate-autunno

Incrocia il sentiero: 252a (52a) - Rassa -Selvaccia- Scandalorso visualizza
Incrocia il sentiero: 251b (51b) - Ponte di Prabella - Alpe Sorbella visualizza
Incrocia il sentiero: 252c - Alpe Sorbella - Colma Colora visualizza
Incrocia il sentiero: 252b (52b) - Bocchetta dei Fornei visualizza
Incrocia il sentiero: 252e (ex 52e) - Lago del Pizzo dall'Alpe Sorbella/** visualizza

Altri incroci e collegamenti:


I sentieri nei collegamenti segnalati con uno o più # o * non sono ancora disponibili.
Sul versante biellese un percorso non segnalato dalla Bocchetta dei Fornei raggiunge la Raia delle Marmotte collegandosi con questo itinerario. Ancora alla selletta, 2454m, sotto la Cima del Bo, si incontra la via normale a questa montagna proveniente da Montesinaro.


Ultimo rilievo sentiero effettuato il: 24-09-2014

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