Si tratta del percorso più interessante per la salita a questa particolarissima montagna. Il sentiero in alcune parti richiede attenzione, ma l'escursione offre la possibilità di osservare alcune delle caratteristiche peculiari del Monte Fenera, con spunti di tipo botanico, geologico, archeologico e speleologico.
Una comoda mulattiera collega la vecchia stazione ferroviaria di Bettole, 350m, con la frazione di Fenera San Giulio, 414m (ore 0.15), incrociando il sentiero 764 che si lascia poco oltre l'abitato. Qui si svolta a destra, si attraversano i coltivi e si inizia a salire, attraversando una vegetazione caratterizzata dal carpino e dall'orniello, con il sottobosco, a tratti folto, di pungitopo. A quota 480m una traccia a destra non segnalata 766 porta al Cappuccio di San Giulio. Poco oltre a quota 610m si incontra a destra la deviazione per la grotta del Ciutarùn, raggiungibile in pochi minuti e protetta da una cancellata che ne regolamenta la fruizione.
Proseguendo invece sul percorso, dopo poche decine di metri si incontra un canalone il cui superamento richiede attenzione per la possibile caduta di sassi e per la scivolosità del piano di calpestio. Alla sommità si svolta a sinistra (ore 0.45-1).
In alto si intravede la grotta Ciota Ciara. Sulla destra si può raggiungere il sottoroccia del Belvedere e poco oltre con una ripida e ardita scaletta metallica si può salire al Rifugio del GASB (Gruppo Archeologico Speleologico di Borgosesia). Nei pressi giunge il sentiero 780 da Ara. Ritornando si costeggia la parete rocciosa e si arriva alle cavità carsiche; la più importante è la Ciota Ciara.
Il nostro percorso prosegue con un breve traverso, quindi si sale fino alla grotta detta Buco della Bondaccia, 690m. Ci si inoltra in una conca carsica e volgendo a destra si risale il fianco boscoso fino all'incrocio con il sentiero 768; lo si segue a sinistra per poche decine di metri per poi lasciarlo, volgendo nuovamente a destra proseguendo fino alla sella che divide le due punte del monte. Qui convergono anche il sentiero 768 che abbiamo poco sotto incontrato (che attraverso la Cava Bianchi sale fino alla punta con la chiesetta di San Bernardo) e il 772 che arriva da Colma e da Grignasco. Procedendo a destra per circa un centinaio di metri si arriva alla grande croce in pietra posta sulla Cima Bastia, 899m (ore 0.45-1.45), punto culminante del Monte Fenera che offre un ottimo panorama; qui converge il 770.
Le Grotte sono protette da grate e non visitabili internamente.
Il sentiero è scivoloso, soprattutto dopo un periodo di precipitazioni atmosferiche; consigliati gli scarponi.
Guida “VALSESIA orientale” Cai Varallo-Geo4Map
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map - Quadrante Sud-Est 2.
IGM foglio 30 II SO Borgosesia.
Kompass Carta Varallo, Verbania, Lago d’Orta.
Guida dei Monti d'italia CAI-TCI - Alpi Biellesi e Valsesiane.
Carta Guida degli itinerari del Parco Naturale del Monte Fenera.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.