Sentieri e itinerari Valsesia - CAI


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 213 
Ca di Janzo - Peccia


frazioni alte della Val Vogna



Comune: Riva Valdobbia



Codice catasto: 213


Partenza: Cà di Janzo, a metri 1354
Arrivo: Peccia a metri 1494



Stato del sentiero: Percorribile regolarmente
Tempo di percorrenza: 1 ore e 40 minuti
Dislivello: 183 metri


Sentiero Ca di Janzo - Peccia


A Riva Valdobbia si prende la strada della val Vogna di fronte al cimitero per inoltrarsi in una delle valli più pittoresche della Valsesia. Procedendo in auto e lasciando a destra l'oratorio della Madonna delle Pose (vi sostavano i valligiani con i loro carichi sulle spalle) si giunge a Cà di Janzo, 1354m dove si parcheggia. La frazione, un tempo rinomato centro di soggiorno estivo, vantava l'albergo "Pensione Alpina" dove alloggio nel 1898 la Regina Margherita di Savoia. Oggi, ristrutturato,svolge funzione ricettiva e si è dotato di una spa.
Qui si imbocca il ripido sentiero 210 si superata a monte la cappella di Sant'Antonio, si sale a Selveglio, 1550m (ore 0.30) bella frazione in posizione dominante.


Qui inizia il nostro itinerario che ricalca il Sentiero dell'arte della val Vogna.
Abbandonato il segnavia 210 che porta alla cima Mutta, ci si volge a sinistra e in piano si raggiunge la cappelletta di San Defendente che presenta verso valle tre caratteristiche meridiane. Su sentiero panoramico con alcuni tratti in discesa si arriva a Oro (ore 0.10). Proseguendo a mezza costa ci si porta a Cà Vescovo (ore 0.10-0.20), e quindi in piano si giunge a Rabernardo (ore 0.15-0.35), località abbarbicata su uno scosceso pendio dove è stato allestito il Museo Etnografico.Si sale verso i prati sovrastanti, si supera un torrente e si perviene al Selletto, 1537m (ore 0.10-1.15) per poi raggiungere Cambiaveto, 1507m (ore 0.10-0.45) dove si incontra l'itinerario 211; ampi prati si estendono attorno alle case circondate da splendidi frassini. Si attraversa il torrente che scende dal vallone del Forno per risalire il ciglio opposto dove si incrocia l'itinerario 202 che sale al Rifugio Carestia e al Corno Bianco. Lo si segue per un breve tratto passando sul ripiano su cui sorgono le case della frazione Piane, 1494m, distinta in due nuclei. Da qui si prosegue in leggera discesa a pochi passi dalla frazione Peccia, 1449m (ore 0.15-1). Questo antico e pittoresco villaggio, più volte devastato dalle valanghe, è situato sul l'itinerario 201 che porta al colle di Valdobbia e all'Ospizio Sottile. All'ingresso si trova la cappella di San Nicolao e seguendo la mulattiera che passa tra le case si sale alla chiesetta di San Grato in bella posizione.


Note:

Il percorso fa parte del Sentiero dell'arte della val Vogna.


Pubblicazioni:


Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Sud-Ovest 1.


Traccia GPS: sentiero_213_catasto_.zip
clicca per scaricare il file, formato standard GPX per navigatori GPS


Traccia KMZ: sentiero_213_catasto_.kmz
clicca per scaricare il file, formato KMZ




Percorribile regolarmente
Tipologia: Escursionistico
Categoria: Frazioni montane
Difficoltà: E - Escursionisti
Periodo consigliato: Tutto l' anno

Incrocia il sentiero: 202 (2) - Corno Bianco dal Vallone del Rissuolo visualizza
Incrocia il sentiero: 201 (1) - Colle Valdobbia - Ospizio Sottile visualizza
Incrocia il sentiero: 211 (11) - Corno Bianco dal Vallone del Forno visualizza
Si collega con il sentiero:: 201 (1) - Colle Valdobbia - Ospizio Sottile visualizza

Altri incroci e collegamenti:


210 Cà di Janzo - Cima Mutta


Ultimo rilievo sentiero effettuato il: 08-07-2020

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Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020: Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.

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