Itinerario notevolmente lungo che si snoda quasi completamente su sterrate. É adatto a escursionisti e appassionati di mountain bike e può essere abbinato a discese, sempre su strade dello stesso tipo, verso Doccio o Foresto. Il percorso offre all'escursionista l'opportunità di visitare alcune chiesette e frazioni dimenticate, purtroppo in molti casi spogliate e avvilite dal degrado e da un uso improprio. Nel primo tratto e nella parte alta si aprono numerosi scorci panoramici su Borgosesia, Quarona e sul Monte Barone.
Dal cimitero di Agnona, 400m, nei pressi della parrocchiale, sulla strada che porta a Cascine (itinerario 724) si prende la sterrata in salita e si passa a breve distanza dall'abbandonata chiesetta di San Giuseppe. Superata la solitaria casa di Naugera, si prosegue lasciando a sinistra alcuni sentieri che scendono verso Cascine e Bocchetto e dopo un tratto in piano si incrocia l'itinerario 719. Subito dopo si lascia la sterrata e ci si inerpica a destra su di un sentiero in un bosco di castagni e poi di abeti e in breve si supera il cascinale in degrado di Piana del Vecchio. Si aggira la casa e si prosegue nel bosco su un sentiero che al colletto successivo torna sulla sterrata di fronte alla chiesetta di Fossati, 642m, dedicata alla Madonna d'Oropa. L'edificio è completamente spogliato e degradato.
Si tralasciano a sinistra le poche case fatiscenti di quella che era la frazioncina per continuare sulla sterrata che, in vista della frazione Pecciola, incrocia a destra la strada per Calco. Subito dopo ci si inerpica sui resti di una mulattiera che in breve conduce alla chiesetta diroccata dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, della frazione di Pecciola, 780m (ore 1.30). Nuovamente sulla sterrata, si raggiunge il bivio per l'Alpe Maddalene, sull'itinerario 718, e si continua in salita aggirando Cima Piccio. Al successivo Colle dell'Arbolone, 935m, si lascia a destra il sentiero 721 che scende a Calco e successivamente la sterrata privata per Prà del Botta. Con un lungo tracciato sotto Cima Tortignaiga tra boschi di faggi e di betulle si arriva al colle e alla chiesetta di San Bernardo, 1123m (ore 1-2.30), punto di incrocio degli itinerari 716 e 725.
Si continua sulla strada ad aggirare la testata del vallone del torrente Basasca e si arriva alla cappelletta degli Alpini, 1212m, posta su un dosso panoramico, nei pressi dell'Alpe Figarolo. Si continua sulla dorsale in leggera discesa; poco oltre, una deviazione porta in breve alla vecchia palestra di roccia dove è stata posta una targa dedicata all'alpinista borgosesiano Giorgio Bertone. Quindi si giunge in vista del rifugio, al quale si perviene scendendo per sentiero in direzione dell'Altare di roccia di tutti i monti d'Italia. Il rifugio Ca' Mea, 1110m (ore 0.40-3.10), intitolato a Luciano Gilodi, è posto in zona panoramica, all'incrocio con il 715.
L'itinerario è quasi nella sua totalità su strada sterrata.
I dislivelli sono 812m in salita e 102m in discesa.
Itinerario adatto a bikers.
Guida "VALSESIA orientale" CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Sud-Est 2.
IGM Foglio 30 II SO Borgosesia.
IGC carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Kompass Carta Varallo, Verbania, Lago d’Orta.
Carta dei sentieri Provincia di Biella - Il Biellese Nord Orientale foglio 1.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.