È un piacevole itinerario di bassa quota, raramente faticoso, che collega i vari percorsi di salita ai monti della zona (Gavala, Luvot, Tovo, Aronne); si snoda a semicerchio, toccando numerose frazioni e alcuni alpeggi. All'interesse per i piccoli oratori, le chiese, i ruderi del castello di Agnona, l'architettura rurale, si può associare l'opportunità di attraversare bei tratti di bosco e alcune zone ancora destinate all'agricoltura. In ogni stagione si può scegliere questo percorso che nella sua interezza è decisamente lungo, ma può essere effettuato a tappe, da una frazione all'altra. Alcuni punti sono veramente panoramici, come la Sella e San Pietro di Parone, Fei, Foresto, Calco, Pianca, Maddalene, la Madonna di Loreto, alta sopra Postua. Nella descrizione vengono presentati distintamente i vari tratti del percorso.
CREVOLA - PARONE
Da Crevola, 441m, al numero civico 134 della via centrale, a poca distanza dal bivio per Parone, si prende una stradina nel punto di partenza dell'itinerario 605 che sale dritto alla Res. Invece il nostro percorso ci porta a svoltare subito a sinistra su una mulattiera che si alza in diagonale e raggiunge la carrozzabile nei pressi di un tornante; si segue questa per pochi metri e poi si sale a destra a tagliare un altro tornante. Attraversata la strada nelle vicinanze di alcuni cascinali, si varca un torrente, si sottopassa la località Piane e al bivio per Casavei si torna sulla carrozzabile. Si prosegue su questa in piano per un breve tratto, poi ci si incammina a sinistra per una sterrata che, superando la cappella dedicata a San Marco, porta al parcheggio di Parone, 604m (ore 0.45); quindi si entra tra le case e si raggiunge una piazzetta.
Dislivello: +163m.
PARONE - LOCARNO
Dalla piazzetta di Parone, 604m, ignorando la variante 724a, si esce sulla destra a imboccare la strada principale percorrendola sempre sulla destra per pochi metri, poi per un vicolo si scende a sinistra, si sfiora il tornante della carrozzabile sotto l'osteria e si prende a sinistra la mulattiera dritta e acciottolata, in discesa. Trascurando a sinistra una sterrata, si attraversa su un ponticello il torrente Riale e in leggera salita si arriva alla località Dramo, dove si possono notare due meridiane e sul muro esterno di una casa un affresco di carattere religioso popolare che raffigura la Madonna di Caravaggio. Si esce sulla carrozzabile, poi subito si scende per la mulattiera di sinistra che porta a Roncaglio, dove di fronte a un lavatoio è situata la cappella della Madonna Ausiliatrice. Poco più avanti si sbocca sulla strada asfaltata, che si abbandona di fronte al santuario (anch'esso dedicato all'Ausiliatrice) per seguire a sinistra la vecchia mulattiera che permette di tagliare i tornanti sottostanti e raggiungere Locarno, 456m, passando su un ponticello, oltre il quale si trova un'elegante casa ad archi sulla sinistra. Quasi subito si trascura a sinistra la variante 724a, si supera a destra un ponte in pietra e passando tra le case, una delle quali con antico ingresso in pietra, si sbuca sulla carrozzabile, fiancheggiando la chiesa della Madonna di Costantinopoli (ore 0.30), nei pressi della quale parte l'itinerario 729 (Locarno-Miniere Gavala).
Dislivello: -148 metri.
LOCARNO - FEI
Da Locarno, 456m, immediatamente di fronte alla chiesa della Madonna di Costantinopoli, si prende il sentiero che, procedendo vicino ai ruderi della vecchia fucina trasformata in deposito, scende al ponte in legno sul torrente Duggia. Si risale l'opposto versante con ripidi tornanti e dopo un buon tratto nel bosco si incrocia l'itinerario 712 (Doccio-Monte Luvot). Lo si segue verso destra fino all'Alpe Solivello (ore 0.30), nei cui pressi sgorga una sorgente di acqua fresca. Si svolta decisamente a sinistra, quasi in direzione opposta, percorrendo per un lungo tratto la sterrata che poi si abbandona per un incerto sentiero sulla destra. Si continua in piano nel bosco e si perviene ai ruderi dell'Alpe Camprund. Il sentiero si fa più evidente; si superano in piano alcuni dossi ed altrettante vallecole per arrivare alla località Fei, 692m, sulla strada che da Doccio sale al Monte Tovo (ore 1-1.30).
Dislivello: +236 metri.
FEI - FORESTO
Da Fei, 692m, poco a monte della chiesetta di Santa Caterina, si entra tra le case e nei pressi del lavatoio si prende la mulattiera che in discesa supera una fonte con una grossa vasca e si arriva al Croso dei Mulini. Lo si oltrepassa, quindi si esce sul fianco del vallone e si raggiunge un pianoro nel bosco con alcune baite sparse, fino ad incontrare a quota 675m l'itinerario 713 che sale da Doccio verso il Monte Tovo. Lo si segue in salita per pochi metri, poi lo si lascia sulla destra fiancheggiando in discesa l'Alpe Rosaccia. Nel bosco di faggi si raggiunge, sempre in leggera discesa, una sterrata nei pressi del ponticello sul Rio Bornino. La si percorre in salita fino alla frazione Costa, 622m, attraversando la carrozzabile che sale al Monte Tovo.
Si scende tra le case e poi si procede nuovamente sulla strada fino al bivio della chiesetta dell'Assunta, posta poco lontano, su un appartato pianoro. Si prende la mulattiera a destra che in breve porta a Foresto, 551m (ore 1). Si attraversa il paese incrociando l'itinerario 716 (Doccio - San Bernardo di Foresto - Monte Tovo) e il 715 (Isolella - Castello di Gavala).
Dislivello: -141 metri.
FORESTO - AGNONA
Dall'abitato di Foresto, 551m, si esce nei pressi della chiesa parrocchiale di San Giovanni con un breve tratto in comune con l'itinerario 715 che subito si lascia e si prende la sterrata a destra lungo la quale si supera un dosso e si incontra il 717 con cui si procede fino al ponte sul torrente Basasca. Attraversato il ponte, si oltrepassa l'Alpe Prà Buseglio e si sbocca sulla carrozzabile che da Agnona porta a Calco poco sopra la chiesetta di San Grato, 487m. La si segue in salita per raggiungere Calco di Mezzo dove si incontra l'itinerario 721 che proviene da Agnona. Con un tratto in comune, sempre sulla carrozzabile si sale a Calco Superiore, 570m (ore 0.45), frazione posta a balcone con bella vista su Borgosesia. Si lascia a destra l’itinerario 721 che porta verso il Monte Tovo e si continua sulla strada che diventa poi sterrata e che, aggirando un vallone, giunge a Pianca, 541m. Si passa attraverso le poche case ormai degradate, non senza apprezzare il buono scorcio panoramico su Borgosesia, e dopo aver costeggiato la chiesetta dedicata all'Immacolata si scende attraverso il prato. Con alcuni tornanti nel bosco si arriva al Croso di Pianca che si varca su un ponticello e poco dopo si sottopassano i pochi ruderi del Castello di Agnona raggiungibili in breve per una traccia sulla destra, a tornanti, non segnalata: su un cocuzzolo sorgono misere rovine di una torre. Proseguendo, invece, si raggiungono le case di Piancastello, si incrocia il sentiero 719 che porta a Postua, con cui si scende ad Agnona, 400m, sbucando sulla strada centrale nei pressi di una fontana, di fronte alla casa del musicista Carlo Fassò (ore 0.45-1.30).
Dislivello -151 metri.
AGNONA - GUARDABOSONE
Dal centro di Agnona, 400m, in leggera discesa, si attraversa in lungo il paese lasciando a sinistra l'itinerario 719. Si prosegue sulla via con bella e antica lastricatura, sottopassando un cavalcavia, in direzione di Cascine. Sulla strada asfaltata si supera il cimitero dai cui pressi parte verso destra l'itinerario 720 che sale al Tovo, e si arriva alla bella chiesa parrocchiale. Si continua, incontrando la cappella di San Gaudenzio che annuncia le case di Cascine di Agnona. Poco oltre si lascia a sinistra la strada asfaltata che scende verso Borgosesia e il nuovo ospedale, per proseguire diritti, superare la cappella di San Martino e il ponticello sul torrente Oraudo. In lieve salita su una sterrata che peggiora sensibilmente si perviene al bivio per Aranco e con un deciso strappo si guadagna il Bocchetto, 451m, il colle più basso tra la Valsesia e la Valsessera, frequentatissimo fino al momento della realizzazione della carrozzabile che aggira a sud i rilievi di Aranco.
Si prosegue in discesa su sterrata fino al torrente Venenza, lo si segue verso monte, poi lo si attraversa sul ponte e si sale lungo la sconnessa mulattiera che conduce alla piazza della chiesa (Sant'Agata) di Guardabosone, 475m, borgo ricco di storia e di scorci suggestivi, con un interessante Museo di Scienze Naturali (ore 1.30).
Dislivello +126 -52 metri.
GUARDABOSONE - ALPE MADDALENE
Dalla piazza della Parrocchiale di Guardabosone, 475m, si prosegue a destra, in mezzo al paese, si raggiunge in salita il poggio con la chiesetta dell'Immacolata e ci si immette sulla sterrata che scende leggermente nelle campagne fino a raggiungere la cappelletta della Sella. Si riprende a salire con un paio di tornanti, superando alcune case abbandonate. L'itinerario segue spesso la dorsale, anche se non fedelmente. La strada diventa poi un sentiero che raggiunge un cascinale isolato. Da qui con breve tratto in piano si arriva, nuovamente su sterrata, a San Rocco di Postua. Si segue brevemente verso destra l'itinerario 719 (Postua-Agnona); poco dopo lo si abbandona e si continua su sterrata in leggera salita, superando la cappelletta di Sant'Antonio. Tralasciando alcune deviazioni secondarie si attraversa un buon tratto di bosco. A sinistra una breve deviazione segnalata porta in pochi minuti alla bella chiesa della Madonna di Loreto, posta in panoramica posizione su un ampio piazzale. Si prende invece la strada a destra in salita che supera un tornante, quindi si percorre il sentiero a sinistra che si alza a raggiungere una mulattiera che dapprima in piano, poi più ripida, conduce alla sterrata proveniente da Pecciola (itinerario 718). Un buon tratto in comune con questa sale all'Alpe Maddalene, 913m (ore 1.30), località in ridente posizione di fronte a Noveis, al Cornabecco, al Monte Barone. Oltre ad essere punto d'arrivo di questo itinerario e del 718, Maddalene si trova anche sull'incrocio con il 725 (Roncole di Postua - San Bernardo di Foresto). Dall'alpe si possono raggiungere il Monte Tovo e il Rifugio Ca' Mea.
Dislivello: 438 metri.
Itinerario molto lungo con diversi saliscendi (+963m -491m). Si cammina per lo più su mulattiere e sentieri, ma talvolta su sterrate, e a tratti su strade asfaltate. Il percorso originale è stato variato tra San Rocco di Postua e l'Alpe Maddalene in seguito alla realizzazione della nuova strada forestale.
Guida “VALSESIA ORIENTALE” Cai Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map - Quadrante Sud-Est 2.
IGM Foglio 30 II SO Borgosesia. Foglio 30 II NO Varallo
IGC Carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Kompass Carta Varallo, Verbania, Lago d’Orta.
Carta dei sentieri Provincia di Biella - Il Biellese Nord Orientale foglio 1.
Guida dei Monti d’Italia - CAI-TCI – Alpi Biellesi e Valsesiane.
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.