Itinerario che permette di compiere una traversata verso Sabbia per un insolito percorso nella valle dell'Enderwasser. Può essere un'alternativa per evitare il canalino attrezzato nella salita al Monte Capio dal versante di Rimella.
Dal termine della carrozzabile proveniente da Rimella si raggiunge su mulattiera la graziosa frazione di San Gottardo con la chiesa dal caratteristico campanile e il Rifugio dei Walser.
Lasciato a destra in discesa l'impegnativo sentiero 578 (itinerario naturalistico del Gruppo Camosci) si attraversa la frazione e al bivio con il sentiero 552 per la Bocchetta di Cevia si prende quello a sinistra che tra prati e campi coltivati porta in salita all'Alpe Selletta, 1461m.
Tenendosi sul sentiero in basso (quello in alto raggiunge l'itinerario 548 che porta alla Bocchetta di Campello) si raggiunge l'Alpe Wan, 1470m, poi l'Alpe Werch, 1525m, in bella posizione panoramica. Dapprima in piano e poi in discesa ci si dirige verso il centro del vallone (alla fine della discesa si incrocia un altro sentiero proveniente da San Giorgio). Si attraversano numerosi avvallamenti percorsi da ruscelli ove in agosto è possibile ammirare una ricca e spettacolare fioritura del velenoso "aconito napello". Si guada il Rio Pianello e sulla sponda opposta si sale zigzagando per ripido pendio, prima tra ontanelle e rododendri, poi su pascolo, fino a raggiungere l'Alpe Ratte, 1690m (ore 1). Dalla baita più elevata si prosegue a sinistra e si raggiunge una dorsale erbosa percorsa da un canaletto d'irrigazione. In un ambiente più aperto, ci si porta all'Alpe Sinanecca, 1748m, dove si incrocia l'itinerario 549 che passando per il laghetto Obersivie raggiunge il Monte Capio. Ignorando questo, si prende il sentiero in basso e con un largo semicerchio si contorna l'avvallamento percorso dal torrente Enderwasser fino a portarsi sotto un'esposta bastionata rocciosa, localmente chiamata Passo Brutto, attrezzata con alcune catene. Superato questo semplice passaggio obbligato, si rientra su pendio erboso, si attraversa un canalino invaso da una colata di detriti, salendo poi ripidamente attraverso una zona di pascoli e sfasciumi.
Si guadagna così la sella erbosa della Bonda Piatta, 1930m (ore 1-2), aperta sulla cresta sud-occidentale del Monte Capio, 2172m, raggiungibile per facile cresta erbosa non segnalata in poco più di mezz'ora. Volgendo invece a sud-ovest, oltre la Cima di Cevia, si può raggiunge la Bocchetta di Cevia o di Rondo, dove arriva l'itinerario 552.
Sul versante opposto con un largo diagonale a sinistra si scende agevolmente nel pascolo puntando all'Alpe Laghetto, 1809m (ore 0.30-2.30), situata all'apice della Valbella.
Passando tra le baite dell'alpe e l'acquitrino residuo del piccolo lago che ha dato nome alla località, a pochi passi si incrocia il sentiero 561 (Sabbia-Monte Capio).
Questo itinerario inizialmente previsto da S.Gottardo alla Bonda Piatta è stato prolungato fino all'Alpe Laghetto raccordandosi anche al sentiero del Monte Capio da Sabbia.
Il dislivello è di 601 metri in salita e 120 in discesa.
Il percorso è semplice ad eccezione del passaggio attrezzato del Passo Brutto.
Guida "VALSESIA orietale" CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4map - Quadrante Nord-Est 3.
Carta IGC foglio n. 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Carta IGM Foglio 30 I SO Sabbia.
Guida dei Monti d'italia CAI-TCI - Alpi Biellesi e Valsesiane.
Rifugio Walser a San Gottardo
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.