Itinerario di grande interesse, notevolmente frequentato nella prima parte fino ai Laghi Tailly, dove termina la segnaletica.
Proseguendo oltre i laghi, si intraprende uno dei classici itinerari di salita al Corno Bianco, la via normale da Alagna, percorsa in discesa da chi lo raggiunge lungo la cresta nord. Non induca in errore la definizione di "via normale" perché il percorso oltre i Laghi Tailly ha caratteristiche decisamente alpinistiche relativamente facilitate nell'unico tratto in parte attrezzato. Invitiamo chi volesse proseguire a valutare seriamente le proprie capacità tecniche e di resistenza.
Per raggiungere l'inizio del percorso si parte dal centro di Alagna, 1191m, (Unione Alagnese) con l'itinerario 203. Oltre la frazione Riale Superiore (Oubre Grobe), 1185m, si supera la strada che sale dalla frazione Resiga (Zar Sogu), 1154m, (altro possibile punto di partenza che può far risparmiare un breve tratto). Qui incomincia la Olterstiga, ovvero la salita d'Otro. Poco dopo aver oltrepassato il casolare di Stiga, lasciato a sinistra il sentiero che scende alla Caldaia di Otro (Olter Chessi), si giunge nei pressi della caratteristica fontana a quota 1420m (ore 0.30, dislivello 235m).
A questo punto inizia il percorso abbandonando il sentiero 203 che sale alle Alpi di Otro, 1664m, e prendendo la comoda e ombrosa mulattiera a sinistra che quasi in piano si inoltra nel vallone. Si attraversa il torrente Otro (Olter boch) su un ponte in legno a quota 1548m e in lieve salita si raggiunge un'erbosa radura. Varcato il Rio Tailly (Tailly Wasser), si arriva al pascolo dell'Alpe Dsender (Undre Dsender), 1625m (ore 0.30).
Il sentiero piega decisamente a sinistra (sud) e in forte salita, sempre a sinistra del Rio Tailly, raggiunge il pianoro di Pian dell'Asino (Saccu Bode), 1829m (ore 0.30-1).
II percorso prosegue ancora ripido sulla morena, piega un poco per superare un canaletto ricolmo di detriti e grossi blocchi franati e quindi raggiunge l'Alpe Tailly, 2065m (ore 0.30-1.30). Si continua alle spalle dell'alpe e dopo breve tratto si stacca alla sinistra l'itinerario 203f, non segnalato, che porta alla Sella di Costa, 2397m; EE.
Si prosegue con un lungo diagonale alla base della parete del sovrastante Cornello Tailly, 2702m, fra grossi massi, brevi ripiani erbosi e rocce arrotondate dall'azione dell'antico ghiacciaio, finché si arriva sul fianco di un dosso che chiude la conca dei laghi e fronteggia un' imponente chiostra rocciosa, ai piedi della quale si stende il pittoresco Lago Tailly Inferiore, 2382m. Aggirando alla destra il dosso, si tocca il Lago Tailly Superiore, 2428m (ore 0.45-2.15), più piccolo e meno profondo. Si può giungere allo stesso punto aggirando lo stesso dosso sul versante opposto passando tra i due laghi.
Si incrocia qui l'Alta Via Tullio Vidoni (AVTV), percorso per escursionisti esperti, che dà modo di contornare il Corno Bianco in tre tappe: verso destra l'Alta Via si dirige al Bivacco Ravelli, 2503m (vedi anche itinerario 203e), verso sinistra va verso il Vallone del Fornale e il Rifugio Carestia, 2201m.
Si attraversa verso ovest la conca dei laghi, si risale il pendio opposto e si perviene ad un salto di roccia nerastro a causa dello stillicidio a volte anche copioso, il Passo della Pioda (die Blatte), 2570m (ore 0.30-2.45). La balza si risale in parte facilitati da un cavo metallico (una prima corda era già stata applicata fin dal 1909). Si affronta poi la morena sovrastante su ripide tracce e si raggiunge il bacino del piccolo Nevaio di Puio (ore 0.45-3.30).
La conca del nevaio è levigata per la recessione del livello dell'ormai scomparso ghiacciaio e occorre destreggiarsi per superare verso sinistra il versante lungo il quale, per rocce e detriti, si guadagna la Bocchetta di Puio, 3100m (ore 1-4.30), situata sullo spartiacque con il Vallone del Forno.
Con un breve attraversamento della testata di questo vallone si raggiunge l'itinerario 211 proveniente dalla Val Vogna, all'imbocco della Bocchetta del Forno o del Merlo (ore 0.10-4.40).
Con un tratto comune a questo itinerario si può proseguire lungo la cresta o poco sotto la stessa con alcuni passaggi in arrampicata, fino a raggiungere il 202, che sale dal Vallone del Rissuolo (da Riva Valdobbia per Ca' di Janzo ed il Rifugio Carestia). Un ultimo tratto di cresta porta a toccare la vetta del Corno Bianco, 3320m (ore 1-5.40).
Sulla cima, evidenziato da un pilastrino metallico a sezione triangolare, è collocato un punto geodetico della rete primaria IGM. La vista è impagabile sul Monte Rosa e a 360° sull’intera catena alpina centro-occidentale.
La segnaletica presente sui sentieri mantiene in parte i vecchi numeri (es. 3) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto regionale che prevede la numerazione con tre cifre (es. 203, ecc).
L'itinerario è segnalato fino ai Laghi Tailly; nel tratto sopra i laghi non è attualmente segnalato.
La prima parte del percorso, fino a Dsender, è una passeggiata adatta a tutti, che può essere abbinata alla salita alle Alpi di Otro. Il proseguimento fino ai Laghi Tailly è un'escursione di grande fascino, molto interessante per l'ambiente e il panorama. Per la salita al Corno Bianco occorre considerare la notevole lunghezza, il forte dislivello su di un percorso che ha caratteristiche alpinistiche F, con qualche passaggio PD, dove non sono presenti punti di sosta di alcun tipo.
Guida “ALTA VALSESIA” CAI Varallo-Geo4Map.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Nord-Ovest 4.
Carta escursionistica VALSESIA CAI Varallo-Geo4Map - Quadrante Sud-Ovest 1.
IGM foglio 29 I NE Alagna Valsesia.
IGC carta 5 Cervino e Monte Rosa - Carta 10 Monte Rosa, Alagna e Macugnaga.
Guida dei Monti d'Italia - Monte Rosa - Gino Buscaini.
traccia fino ai laghi Tailly
traccia fino ai laghi Tailly
Attenzione: Leggi le note e condizioni d'uso per i sentieri online. Verificate sempre l'apertura dei rifugi indicati sul tragitto e le condizioni meteorologiche.
Avviso agli escursionisti OTTOBRE 2020:
Premesso che il Cai non ha competenza e responsabilità sullo stato dei sentieri, si ritiene opportuno informare che a seguito della devastante tempesta abbattutasi sulla Valsesia tra il 2 ed il 3 Ottobre, molti sentieri, anche se segnalati, potrebbero essere ostruiti da frane o alberi abbattuti che ne ostacolano o ne impediscono la percorrenza. Si raccomanda pertanto la massima attenzione e di non proseguire in caso di pericolo.
Si ringrazia anticipatamente chi volesse cortesemente segnalare l’ostacolo rilevato indicando la data, il numero del sentiero, il luogo e tipo interruzione (frana, albero abbattuto o altro).
In questo momento la Valsesia ha bisogno di noi, diamogli l'attenzione che merita.